I primi sviluppi


traduzione by Silian

In realtà la storia di Avatar inizia diversi anni prima della sua creazione…

MIKE: nel 1995 stavo iniziando il mio primo anno al corso di specializzazione in film ed animazione alla scuola di disegno di Rhode Island. Alla festa di Halloween, ho incontrato uno studente al secondo anno di specializzazione abbigliato con un costume da iguana-supereroe, fatto in casa e piuttosto elaborato, che brandiva un fucile Nerf. A proposito, lui si presentava come Iguanaman ma ho presto scoperto che in realtà era Bryan Konietzko. Più tardi, lo stesso anno, mentre mi sforzavo di terminare un film studentesco decisamente ambizioso, Bryan ha gentilmente trascurato i suoi compiti per aiutarmi a dipingere sfondi e soffitti. Non sapevo all’epoca, che sarebbe stato l’inizio della nostra lunga amicizia e di diverse collaborazioni artistiche.

Dopo essermi laureato nel 1996 mi sono trasferito a Los Angeles, seguito due anni dopo da Bryan. Nel 2001 mi ero fatto strada nel mono dell’animazione, occupandomi di trasmissioni come Family Guy, King of the Hill e Mission Hill, spesso con Bryan come mio assistente regista. Di giorno disegnavo Hank Hill, di notte invece animavo il mio cortometraggio indipendente intitolato Atomic Love. Lo ho sviluppato in un progetto costituito da due serie TV e l’ho presentato ad un paio di studios, ma all’epoca c’erano già alcune idee di show animati con dei robot in sviluppo, quindi nessuno era interessato.

BRYAN: ho incoraggiato Mike a non arrendersi, e gli ho suggerito che se noi due avessimo lavorato insieme su un’idea, sicuramente avremmo ottenuto uno show. Avevo la forte sensazione, basata su alcuni anni di lavoro insieme e di amicizia, che formassimo una squadra speciale. Mike ed io abbiamo un approccio alle storie ed all’arte completamente diverso, ma paradossalmente condividiamo una sensibilità molto simile. Penso che questo sia l’ingrediente segreto che ha mantenuto la nostra collaborazione fresca per tutti questi anni.

MIKE: è stato in questo periodo che Brian è diventato l’art director di Invader Zim alla Nickelodeon. Ci eravamo trastullati con l’idea di lanciare un’idea di uno show adolescenziale ispirato all’infanzia di entrambi, trascorsa giocando nei boschi, ma eravamo così impegnati con i nostri rispettivi impieghi che semplicemente non avevamo tempo di lavorarci. Poi nel Gennaio del 2002 Bryan mi ha telefonato, portandomi delle notizie sorprendenti che avrebbero stavano per cambiare il corso della nostra carriera.

BRYAN: un giorno, nel Gennaio del 2002, appena iniziato il lavoro per venti episodi della seconda stagione di Invader Zim, lo show fu cancellato all’improvviso. Ho chiamato Mike per dargli la notizia e ho detto che non avevo intenzione di cercare un altro lavoro. Invece volevo re avanti con i miei risparmi finché potevo e lavorare sulla nostra idea a tempo pieno, finché non l’avessimo ultimata o non fossi rimasto senza denaro; ho chiamato i miei genitori ed o detto loro la stessa cosa, e mio padre ha risposto: “Non sei sposato, non hai figli, non possiedi nulla. Questo è il momento di rischiare. Ti copriamo le spalle se ne hai bisogno”.

Mentre lavoravo ad Invader Zim avevo una buona collaborazione con Eric Coleman, all’epoca il capo dell’area sviluppo alla Nickelodeon, ed ho scoperto che aveva un certo interesse ad assumermi per creare e lanciare il mio show. L’ultimo giorno che ho lavorato a Zim, ho mandato una e-mail ad Eric e gli ho detto che mi sarebbe piaciuto discutere con lui la possibilità di lanciare un’idea per un nuovo show. Eric ed io abbiamo fatto un pranzo piuttosto lungo, durante il quale non abbiamo parlato di idee precise per uno show, ma piuttosto di quanto entrambi desiderassimo di fare qualcosa con un cuore ed una completezza. Ciascuno di noi sentiva che era possibile fare una serie che venisse incontro alle esigenze commerciali di un network mantenendo però queste due qualità. Colsi anche l’occasione per parlargli del mio progetto di lavorare con Mike, che ancora non aveva incontrato. L’incontro andò così bene che lo abbiamo proseguito ancora alla Nickelodeon, lo stesso giorno, più tardi. Eric, un direttore decisamente atipico, mi disse che era interessato a trovare delle grandi persone con cui lavorare, piuttosto che focalizzarsi sull’idea da un milione di dollari. Cercava gente creativa, con cui fosse facile lavorare assieme, e che avesse l’esperienza necessaria per mettere su uno show. Credeva che le grandi idee sarebbero venute spontaneamente. Disse che la sua porta era aperta, e che dovevo continuare a lavorare finché non avessi avuto uno show completo. Un invito del genere da un direttore esecutivo non si ha tutti i giorni, a Holliwood.

A questo punto andavo alla grande, sapevo che Eric avrebbe ingranato con Mike ed ero sicuro che avrebbe apprezzato l’idea a cui avevamo lavorato negli ultimi mesi. Poi, alla fine dell’incontro, Eric ha lanciato la bomba, dicendomi cosa il network NON stava cercando: show con adolescenti e con personaggi umani. Ero distrutto! Poi Eric ha continuato con la lista delle cose che STAVA cercando. Tra le linee guida c’erano: 1) azione ed avventura (senza violenza) e 2) leggende e tradizioni. Il Signore degli Anelli e Harry Potter erano le cose che andavano per la maggiore nel 2002, e la Nickelodeon voleva qualcosa che soddisfacesse la tendenza. Eric voleva uno show che avesse avventura, azione e magia. Mi sono ripreso dalla sorpresa dell’informazione che mi aveva dato ed ho recuperato un po’ di fiducia. Ho detto ad Eric che io e Mike saremmo tornati entro un mese e gli avremmo portato qualcosa del genere che chiedeva.

Mike ed io siamo ripartiti da zero. Abbiamo sparato indiscriminatamente qualsiasi idea che ci venisse in mente, ed io ho spulciato ogni schizzo che avessi casualmente fatto mentre lavoravo a Zim. Ho trovato un disegno che a mala pena ricordavo di aver fatto, uno schieramento di tre personaggi: una scimmia robot ciclopica con una freccia sulla testa, che teneva un bastone, un XXX dall’aspetto imbronciato