La creazione dei personaggi


traduzione by Silian

AANG

MIKE: all’inizio ci riferivamo ad Aang come il “ragazzo del vento” o il “ragazzo Buddha”. In seguito, l’abbiamo chiamato “la chiave di volta”, perché doveva essere l chiave per ripristinare l’equilibrio del mondo. Successivamente, durante la nostra ricerca, ci siamo imbattuti nella parola Indù Avatar, che vuol dire “la manifestazione della divinità in forma umana, o una fase variabile o una versione di un’entità che continua”. Nei libri della serie, abbiamo scritto che “l’Avatar è l’incarnazione dello spirito del Pianeta in forma umana”, tuttavia abbiamo buttato giù in seguito l’idea per la serie.

Sviluppando il personaggio di Aang, eravamo interessati ad un eroe ch provenisse da un’epoca più pacifica e si ritrovasse in un mondo dilaniato dalla guerra. Inizialmente, pensavamo che potesse venire da duemila anni nel passato, l’ultimo sopravvissuto di una civiltà perduta che era tecnologicamente avanzata. I primi schizzi riflettono quest’idea: il bastone e i vestiti di Aang avevano un aspetto futuristico, e Momo era la sua spalla robotica.

Comunque, appena abbiamo raggiunto invece il concetto delle quattro Nazioni, aveva più senso che Aang fosse un giovane monaco dalla Nazione dell’Aria, una società pacifica ispirata dalle culture Buddhista e Tibetana. Circa in quel periodo, abbiamo visto un DVD contenente una performance di Shaolin: la Ruota della Vita, in cui i monaci di Shaolin praticavano il Kung Fu. Nel filmato, c’era un adorabile bambino di undici o dodici anni, che faceva le acrobazie più folli. Ci siamo voltati l’uno verso l’altro ed abbiamo gridato: “Questo è Aang!”. Proseguendo, volevamo fondere l’idea che Aang fosse un bambino adorabile e giocherellone con l’idea che fosse già un notevole esperto di arti marziali. Comunque non era in grado di far fuori nessuno in quella maniera, perché proprio a causa della sua educazione non violenta presso i monaci, è riluttante a combattere e far del male agli altri.

KATARA

MIKE: Katara è il cuore dello show. Rappresenta speranza, passione ed amore. Per noi era importante avere un personaggio femminile forte come parte del grumo principale. Abbiamo sempre pensato che anche se Avatar era uno show di azione ed avventura mirato ai ragazzini, sarebbe potuto piacere anche alle ragazze. E Katara è la ragione principale per cui la metà dei fans dello show sono ragazze.

Katara e Sokka sono stati creati di pari passo. Volevamo una rivalità fraterna all’interno della storia, probabilmente dovuto al fatto che entrambi abbiamo delle sorelle. Eravamo attratti dall’idea che la sorella avesse l’abilità del dominio, ma non il fratello. E, al contrario di Aang, che era già un maestro del suo elemento d’origine, avrebbe avuto solo una conoscenza di base del Dominio dell’Acqua. Da questo è venuta l’idea che lei non conoscesse il Dominio dell’Acqua perché non erano rimasti altri dominatori dell’Acqua al Polo Sud.

Nell’episodio pilota di undici minuti il suo nome era Kya, ma quando il dipartimento legale della NIckelodeon ha controllato il nome, ha scoperto che c’era già un personaggio di un videogame chiamato Kya, cos’ abbiamo dovuto cambiare nome. Per qualche settimana l’abbiamo chiamata Kanna, ma non ne eravamo totalmente convinti. Poi un giorno Bryan mi ha chiamato ed ha detto “Che ne pensi di Katara?”. Il nome all’epoca suonava così esotico, ma non riuscivo ad immaginarlo in nessun’altra maniera. Ed in seguito, abbiamo finito per usare Kanna come nome per Gran Gran e Kya per la madre di Katara.

Didascalia: qualche ora prima della presentazione, ci siamo accorti che eravamo tanto concentrati sull’aspetto di Aang che non avevamo nessun dettaglio di Katara o Sokka, così Bryan ha buttato giù qualche schizzo di Katara nel pochissimo tempo rimasto.

ZUKO

MIKE: al contrario di Katara, Aang e Sokka, che abbiamo ideato in queste prime due settimane di lavoro intenso, Zuko è venuto più tardi nel processo di sviluppo. L’unico antagonista che avessimo era il Signore del Fuoco, che abbiamo immaginato conducesse la guerra dalla comodità del suo trono. Per fortuna, Eric Coleman ha fatto una domanda che ha dato vita al principe esiliato: E se un giovane nemico inseguisse Aang in ogni episodio? Seguì una raffica di schizzi e idee per la trama. Bryan ha disegnato un ragazzo dall’aspetto minaccioso, con una cicatrice su un occhio, ed abbiamo pensato: “E se fosse stato suo padre a fargli la cicatrice?” Da questo, ci siamo concentrati sulla motivazione di Zuko, decidendo che potesse riottenere il suo onore e tornare a casa soltanto catturando l’Avatar.

Già all’inizio sapevamo che Zuko si sarebbe trasformato da antagonista di Aang in suo alleato, ma non sapevamo esattamente quando sarebbe successo e come. Il suo viaggio e le sue decisioni, sia buone che cattive, lo hanno reso il personaggio più complesso e realistico dello show, ed uno tra i più popolari.

Didascalia: un giovane uomo arrabbiato. Zuko dal periodo di sviluppo dopo la presentazione. Bozze di Bryan Konietzko. Bryan ha disegnato inizialmente Zuko con un ciuffo di capelli simile ad uno stoppino, influenzato dalla cultura Samurai, ma Yoon Youn Ki consigliò una coda di cavallo più fluente. Ci piaceva il punto di vista di Youn Ki su Zuko, ma sembrava troppo vecchio di qualche anno e qualche chilo più pesante rispetto a quello che avevamo in mente. Bryan lavorò di nuovo sul design per rendere Zuko più giovane e magro. Disegni di Yoon Youn Ki e di Bryan Konietzko.

Didascalia: gli animatori coreani ed il defunto, grande attore Mako hanno sempre messo un sacco di vita ed energia nel carattere di Iroh. Il suo calore e la sua saggezza lo hanno reso il preferito di molti fans di tutte le età. Pose-chiave di animazione di Yung Hye Young.

ZIO IROH

MIKE: all’inizio, Bryan ed io avevamo pensato che Zuko viaggiasse con una figura dalle funzioni di mentore. Per un po’ abbiamo pensato che sarebbe stato solo il sifu di Zuko, un insegnante dalla personalità burbera che lo allenasse nel Dominio del Fuoco.

Non è accaduto che prima di scrivere l’episodio iniziale, che abbiamo pensato che la storia sarebbe stata più interessante se il sifu di Zuko fosse stato effettivamente suo zio, anche se la sua personalità non subì molti cambiamenti. È stato Aaron Ehasz che ha apportato quel lato più morbido nel progetto della personalità dello zio. In uno dei nostri primi incontri, Aaron ha descritto lo zio come un tipo che cerca di godersi il suo pensionamento, ma resta invischiato nell’incarico di badare a suo nipote. Quell’idea ci è piaciuta moltissimo. E più tardi, quando abbiamo preso Mako come voce di zio Iroh, ha aggiunto un’altra patina di saggezza, compassione, ed un po’ di umorismo inaspettato che ha reso zio Iroh uno dei personaggi più amati dello show.

I COMBATTENTI PER LA LIBERTÀ

Didascalia: il disegno di Jet rende omaggio al personaggio si Spike di Cowboy Bebop. Anhe se il suo gruppo raccogliticcio di orfano appartiene al Regno della Terra, indossano un miscuglio di vestiti rimediati tra i rifiuti ed armature rubate delle varie Nazioni. Bozzetto di Ryu Ki Hyun.

JET E LA SUA BANDA

MIKE: il design di Jet è un buon esempio di come arte e scrittura si sono influenzate a vicenda. Nella prima bozza del copione di “Jet”, la cricca di Jet non era ben definita. Volevamo dare loro molta più personalità e caratteri individuali. Abbiamo ingaggiato Ryu Ki Hyun (un animatore della JM animation) per disegnare alcuni schizzi per Jet e la sua banda, dimostrando che gli studios all’estero erano ottimi anche nei lavori della preproduzione, oltre che nell’animazione. Immediatamente, i disegni di Ki Hyun ci hanno dato un’immagine che ha definito questa eterogenea cricca. Gli scrittori erano concentrati su possibili nomi, e sono venuti fuori Sneers (traduzione non pervenuta N.d.T.), Lanciolungo, il Duca, Fifone e Fiuta-api. Le personalità e l’aspetto dei personaggi erano così buone che abbiamo portato Jet, Lanciolungo e Fiuta-api anche nella seconda stagione, dove Jet sfortunatamente incontra la sua tragica fine.