La notte


di Fantasiana


Sì sarà pure misteriosa e tenebrosa,
quando vuole fa paura,
Ma ti abbraccia e ti difende se l'ascolti...
Se ti nascondi e cerchi dentro lei la forza per andare avanti
e non tradirla con il sole e i raggi.
Mi copre dagli insulti e dalle malelingue, che cercan solo di ferirmi e screditarmi,
mi lascia fare anche se sbaglio a farmi male, senza insultarmi..

Era vero. Mai è sempre stata la sua fonte di energia, una delle poche persone che lo capissero, che lo sostenessero e che gli volessero bene per quello che era, e non come Signore del Fuoco.
Era lo stesso con zio Iroh, Aang e gli altri, ma con lei era diverso …

Perché lui la amava.

Quando si rese conto che lo stava aiutando ad uscire dalla prigione di Boiling Rock, capì che, nonostante lui l’avesse abbandonata, lei lo amava ancora e l’avrebbe appoggiato sempre, anche a costo di mettersi contro Azula.

Allora come poteva essere?

Dopo la guerra, si erano fidanzati ufficialmente, Mai si era trasferita a palazzo, e tra loro c’era un intesa come mai prima di allora.

Ma allora come poteva essere? Dopo il suo errore, aveva bandito Mai dal palazzo, e la magia era sparita.

Volatilizzata.

Come se non fosse mai esistita.

Forse lui aveva commesso uno errore …

Non come te che invece, hai cancellato in un momento
tutto quanto.
Ed è rimasto dentro te soltanto il peggio per uno sbaglio ed un momento in cui mi son sentito solo,
senza coraggio...

E ancora non ci credeva. Non ci credeva e non ci voleva credere.

Fino a qualche giorno fa viveva a palazzo, con Zuko, a passare i pomeriggi a mangiare torte di panna con petali di rosa sopra.

E adesso era lì, su quella nave, diretta verso il Regno della Terra, per chiedere consiglio ad Iroh.

Ma la notte so che pensi a me amore,
nel buio cerchi sempre le mie mani, no...
Non fingere di stare già, già bene... di colpo non si può dimenticare.
Niente di così profondo e intenso o almeno penso.

Eppure, sapeva che lui l’amava. Altrimenti probabilmente non avrebbe reagito così.

In quella notte, in cui pensava a lui, al suo unico vero amore, lei sapeva che anche Zuko la pensava.

Spesso, le prime notti dopo la guerra, passando la notte insieme, persino quando dormivano si tenevano la mano, come se in qualche modo si potessero allontanare di nuovo.

Anche adesso che si erano allontanati, cercavano l’uno la mano dell’altra.

Niente di ciò che era successo si era ancora spento, lo sentiva.
Ma se voleva che le cose restassero così, doveva fare qualcosa.

Dico ci riesco, poi mi perdo e ci ricasco
nei momenti di sconforto, quando intorno a me
tutto buio come,
come la notte,
come le botte,
come le ferite abbandonate e mai curate,
ancora aperte.

Ci provava, a dimenticarla. Si impegnava.

Si impegnava persino nelle faccende politiche e commerciali più noiose, pur di non pensare a lei.
Si allenava tutte le volte che poteva, notando con stizza che dopo la guerra si era fiaccato un po’: non si allenava più con la stessa frequenza di prima da molto tempo, ormai.
Si concentrava più che poteva in tutte le partite di Pai Sho in cui era coinvolto.

Ma non ci riusciva.
Non riusciva a dimenticare Mai.

Quando l’aveva vista, l’ultima volta, lei lo aveva tradito.
Quando l’aveva vista, l’ultima volta, lui si era sentito come quando il suo stesso padre lo ustionò e lo cacciò dalla patria, come tutte le volte che andava a trovare Iroh in prigione e lui lo ignorava.

Come quando aveva saputo che sua madre non c’era più.

E lui non voleva sentirsi così un’ altra volta.

Sbagliare è umano, ma per te uno sbaglio è tutto .
Sono solo un malandrino ed un violento, per una volta prova ad ascoltare
il cuore e non l'orgoglio.

Ma la notte so che pensi a me amore,
nel buio cerchi sempre le mie mani, no...
non fingere di stare già, già bene... di colpo non si può dimenticare.
Niente di così profondo e intenso o almeno penso.

Mai immaginava perché Zuko non l’avesse perdonata, ma non sapeva cosa fare: non la voleva neanche vedere.

Fin da quando era giovane, era stata brava più che altro a lanciare coltelli, o ad affiancare Azula nella sua caccia dell’ Avatar .

Cose del genere insomma .
D ’ altronde, era mai stata un angioletto .

E Zuko era sempre stato incline a seguire l’orgoglio, oltre che il cuore, anche se durante la guerra aveva imparato ad ascoltare quest’ ultimo.

Mai, già sul letto e vicina al sonno, sapeva che avrebbe fatto lo stesso, anche questa volta.

E durante la notte, i due cercarono l’uno la mano dell’altro.

Ma la notte so che pensi a me amore, nel buio cerchi sempre le mie mani...no!
non fingere di stare già già bene ...
di colpo non si può dimenticare ...
niente di così profondo e intenso o almeno penso.