"Happy birthday, Mai!" "Whatever..."


di Abigail

*Ragazzi! Sveglia! Oggi è il grande giorno! Suuu, dai!*
*Aang, stai zitto! Qui c’è gente che vuole dormire*
*Dai, Toph! Non fare la solita guasta-feste. Ahah! Avete capito? Andiamo a un festa, quindi Toph è davvero una guasta feste!*
*Sì, Sokka…hai ragione. Dai, Toph… faremo tardi*
*Oh, d’accordo, “miss-zuccherino”. Ora mi alzo* *Mi chiedo a cosa serva avere un bisonte volante, se poi dobbiamo svegliarci presto comunque* aggiunse con uno sbadiglio.

La giornata si presentava davvero meravogliosa. Niente nuvole, un bel sole caldo e una leggera brezza rinfrescante. I due ragazzi iniziarono a prepapare la colazione, mentre le femmine, anzi… la femmina, si chiuse in bagno per fare i comodi suoi. Toph, come suo solito, non osò neppure pettinarsi. *Avete visto i miei vestiti?* chiese Katara, uscendo finalmente dalla stanza. *Che domanda stupida* fece la dominatrice della terra, scuotendo la testa. *Ah, eccoli!* trillò l’altra, dirigendosi verso una sedia del tavolo.

*Sokka, stai lontano da quel bollitore! Lasciamo che sia Iroh a fare il the… sai, è per il nostro bene* disse la dominatrice dell’acqua, con aria scandalizzata. *Uffa… ma non posso mai fare niente?* chiese demoralizzato il ragazzo. *Scherzi, vero!? Tu sei il… lemure-sitter preferito da Momo!* asserì Aang, ridacchiando. *Ah, grazie! Meno male che c’è Momo! Lui si che mi capisce*.
Il lemure, in segno di risposta, saltò sulla spalla del guerriero. Di scatto Toph saltò in piedi e indicò la porta, con un gran sorriso stampato sulla faccia. *Abbiamo visite* disse, mentre un signore apriva la porta. *Iroh!* dissero tutti all’unisono, correndo verso l’uomo per salutarlo. *Salve a tutti! Sono forse in ritardo? Scusatemi… ma non riuscivo a svegliarmi… ahah! Ecco il the per tutti* aggiunse, avvicinandosi al tavolo. Versò la bevanda nelle tazze e si sedette anche lui. Seguì un minuto di rigoroso silenzio: tutti si stavano godendo quella delizia in pace.

Appa, che non vedeva l’ora che arrivasse il cibo anche per lui, richiamò l’attenzione del gruppo. *Ops, scusami, amico!* disse Aang, alzandosi leggero come una piuma e dirigendosi verso un mucchio di fieno. *Ecco. Tutto tuo* sorrise l’Avatar, alla vista del grosso animale che si buttava a capofitto sulla sua colazione. *Bene… novità dalla sala da tè?* domandò gentilmente Katara al vecchio, posando la tazza ormai vuota sul tavolo. *No, no. Tutto fila liscio. Ho dovuto lasciare il comando del negozio a Jui… speriamo se la cavi. D’altronde non potevo non andare alla festa di compleanno della compagna di mio nipote. Aah… Zuko. Non lo vedo da ormai un mese. Certo, ci scriviamo un giorno sì e uno no, ma mi manca, quel ragazzo!*

*E allora, che aspettiamo? In fondo, volando, non ci s’impiega troppo tempo da Ba Sing Se alla Capitale della Nazione del Fuoco* disse allegro, Sokka. *D’accordo… lavo velocemente le tazze e vi raggiungo fuori*. Katara posò le stoviglie usate in una bacinella vuota, poi, con un gesto delle mani, spostò l’acqua contenuta da un contenitore lì vicino fino sopra le cose sporche. Lasciò cadere l’acqua, e le tazze si pulirono ben bene. *Perfetto* commentò con un sorriseto compiaciuto sulle labbra. Prese la borsa e si avviò verso l’uscita. *Eccomi. Pronti per partire?* chiese, coprendosi dal sole la faccia con una mano. *Certo. Manchi solo tu…* rispose Aang, già pronto per spiccare il volo. Katara si arrampicò fino la sella e disse che era a posto.*Hip hip, Appa* disse con un gridolino il dominatore dell’aria. L’animale diede un colpo di coda, e si alzò alto nel cielo.

Il viaggio non durò troppo. Quando si iniziò a vedere il Palazzo Reale, Sokka cominciò ad agitarsi: Suki era già lì da una settimana, sotto invito della sua amica Ty Lee, e gli mancava molto.*Sokka, rilassati… vedrai che tutto andrà bene!* *Eccola lì!* gridò Toph.*Dove? Dove??* fece con fare ansioso il ragazzo.*Ma dai, Toph!... Ah, no! Ci sono davvero! Li vedo tutti!* disse Aang, indicando un gruppetto di persone che li aspettavano nel cortile esterno. *Ve l’avevo detto, io… perché nessuno mi crede mai?* domandò la dominatrice cieca. Il bisonte atterrò; tutti quanti scesero velocemente, impazienti di riabbracciare gli amici. Ci furono due minuti di “Ciao, come va?” “Tutto bene?” “Ma non sei cambiato affatto!” “Novità? Ti trovo in forma”, dopo di che si diressero verso l’ingresso del palazzo, seguiti dal grande bisonte. *E’ davvero un piacere vedervi! E’ passato poco meno di un mese dall’ultima volta che ci siamo visti, ma sembrano anni! Vi ho già detto che saremmo più che feliciti di ospitarvi qua, per una vacanza o anche per più...* disse Zuko, rivolgendosi principalmente ad Aang. *Sì... una vacanza si potrebbe fare, ma sai che ci troviamo molto bene a Ba Sing Se... e poi non vorremo darti fastidio* *Ma che dici?! Non sareste di alcun disturbo!... Ah, ecco le ragazze!* aggiuse, guardando in direzione delle tre giovini che andavano loro incontro.

Sokka si staccò dal gruppo e si lanciò verso la sua ragazza. *Suki! Come va? Tutto bene? Hai avuto problemi??* chiese lui, stringendola in un abbraccio soffocante. La ragazza se lo staccò di dosso e rispose che stava benissimo. *Tranquillo, Sokka. Lo sai che mi trattano bene, qui!*

Tutti quanti, poi, si unirono al saluto. Ty Lee, come suo solito, arrivò facendo salti e piroette. Quella ragazza non stava mai ferma. Raggiunse gli amici con un gran sorriso e abbracciò tutti, uno per uno. Suki era felice di vedere i suoi compagni, ma il suo carattere era molto più contenuto di quello dell'esuberante Ty Lee. Infine giunse Mai. Non era vestita in modo troppo vistoso... probabilmente era scesa a compromessi con Zuko riguardo cosa indossare. Un semplice vestito rosso, bordato di una strana tonalità di un marrone-mattone. Un semplice disegno d'oro abbelliva la tunica; non era né esagerato o inopportuno né insignificante: era molto elegante e aggraziato.

Si rivolse ai ragazzi con un piatto "E' un piacere vedervi", per poi tornare a fissare lontano, con un'espressione vuota. Gli altri, ben conoscendola, risposero con un sorriso leggero, senza essere troppo espansivi nei suoi confronti. Il gruppo, poi, si diresse verso il Palazzo, facendo il casino che è solito a delle persone che non vi vedono da tanto tempo e che hanno molto da raccontarsi. Entrarono dal cortile esterno al corridoio principale, dal quale si diramavano tutte le altre zone della costruzione. Gli amici si divisero: i maschi da una parte, le femmine da un’altra. Doveva finire di vestirsi e di mettersi a posto prima dell’arrivo degli altri invitati. I ragazzi passarono mezz’ora a fare battute e a mangiare sfiziosità, mentre nelle camere delle ragazze Ty Lee e Katara cercavano di far qualcosa per Mai e Toph, mentre Suki se ne stava in piedi a esercitarsi con i suoi ventagli. Ad un certo punto due donne vennero a chiamarle, per avvertirle dell’arrivo degli invitati. Le donne si alzarono e si avviarono verso la grande sala allestita per il ricevimento. A metà strada incontrarono l’altra metà del gruppo. La stanza che era stata preparata per la festa era davvero stupenda. Il colori dominanti erano il rosso e l’oro, ma senza esagerazioni; le quattro pareti erano state addobbate ognuna con il colore di una delle quattro nazioni. La parete di fronte alla porta era incentrata sulla Nazione del Fuoco, quella a sinistra riguardava le Tribù dell’Acqua, sulla destra c’era lo spazio riservato al Regno della Terra e il muro dove si trovava l’ingresso era dedicato ai Nomadi dell’Aria... il muro e il soffitto! Questo, infatti, era stato riempito con tutti gli oggetti che erano soliti essere usati dai Nomadi. Al centro della sala si trovava un lungo tavolo. Esso era pieno di cibo, disposto con ordine su grandi piatti decorati o in coppe d’oro. La tovaglia pendeva ai lati del tavolo, creando degli sbuffi rosso fuoco. Su un altro mobile erano ammucchiati, questa volta con un po’ meno di ordine, tutti i regali ricevuti. Erano tutti impacchettati, ma erano delle più svariate forme: grandi, piccoli, tondeggianti o pieni di spigoli... alcuni, perfino, si muovevano!

Mai dovette restare alla porta, a ringraziare tutti di essere venuti... e si annoiava a morte! Anche se, commentò Aang, dal tavolo del rinfresco, lei si annoiava sempre. Zuko rimase al fianco della sua ragazza per tutto il tempo necessario, mentre gli altri gironzolavano per la sala, mangiucchiando qua e là e conversando con gli invitati. C’erano tutti: Iroh –che si era attaccato al cibo e non si era più mosso di lì-, Pakku, Gran Gran, Hakoda, gli abitanti della Palude, Bumi con Flospy, Re Kuei accompagnato da Orso, Haru e la sua famiglia, Le con la madre, il padre e il fratello, gli amici di Toph conosciuti quando era la Bandita Cieca, il gruppo di Jet (ovviamente senza di lui), June e Joo Dee, Jeong Jeong, Li e Lo, Piandao e tutte le persona conosciute durante la loro avventura, più qualche alto funzionario del Palazzo e delle altre nazioni. La festa passò velocemente, dato che tutti si divertivano, scherzavano e ridevano. Ci fu un piccolo numero di acrobazie per distrarre un po’ gli ospiti; era carino, ma divenne molto più divertente quando Aang, Sokka e Toph si unirono a loro, con grande imbarazzo di Katara, per movimentare l’esibizione, che alla fine riscosse molto successo e un gran numero di applausi. Dopo che tutti se ne furono andati, il piccolo gruppo di amici più stretti si fermò per bere un ultimo the caldo, preparato da Iroh. Erano tutti molto stanchi, ma molto felici. Appa, che nel frattempo aveva fatto grandi gare con Momo, Flopsy e Orso, fu recuperato per tornare a Ba Sing Se. Dopo un rapido saluto, e con la promessa di una futura visita, salirono e partirono in direzione Regno della Terra con le pance piene e dei grandi sorrisi stampati in faccia.